154 – In cucina tra salute e tradizione

Sopraggiungendo l’età matura, la bella età in cui la qualità e la preparazione del cibo sono fondamentali per la salute e il benessere, dovevo ancor più adeguarmi ad abitudini più sane, dovevo escogitare nuovi metodi per cucinare, per presentare a tavola piatti che portassero benefici utili per una vita tranquilla e spensierata. Il tutto, pensato sempre nel solco della tradizione, senza discostarmi dalla ricette di famiglia, e dai ricordi delle feste intorno a grandi tavolate gioiose. Nell’ambito di questa cucina salutista, ho pensato a piatti gustosi e saporiti, pur se spesso carenti di sale, non basati sul soffritto, dei piatti preparati quasi sempre al vapore, ma con ingredienti profumati, aromatizzati con erbette di stagione, cercati curiosando nei mercatini più autentici. Sì, infatti sappiamo tutti che cucinare vuol dire donare una parte di noi stessi ai nostri cari, ai nostri commensali, ai nostri amici… Se “riuscire a ripetere piatti della memoria… ci stimola a trafficare tra pentole e fornelli”, se “cucinare rappresenta un hobby che ci consente di rilassarci e di dare spazio alla fantasia”, se cucinare ci ricorda l’infanzia e i profumi veraci di una volta”, se in cucina possiamo ‘auscultare’ i tegami con le salse in cottura, se, stando in cucina, ci lasciamo guidare dal buon senso e dall’equilibrio fra gli ingredienti, salvaguardando certamente i veri canoni della salute, con questo libro dall’aria un po’ démodé, avrò dato il mio contributo per una vita più corretta, anche grazie ad alcune amiche, giacché, secondo il filosofo Ludwig Feuerbach, siamo quello che mangiamo.