Le sue intuizioni lo hanno portato a sviluppare un’originale visione teologica dell’amicizia.
L’autore ripercorre tratti del suo percorso privato e ne coglie vari aspetti, che osserva alla luce di quella che lui definisce «la Presenza», all’interno di un contesto umano sempre più colmo di un sentimento depressivo, racchiuso nel termine «Nulla». Superando il vuoto della quotidianità con riflessioni che toccano la fede.
La bellezza, come la verità, è ciò che infonde gioia al cuore degli uomini, è quel frutto prezioso che resiste al logorio del tempo, che unisce le generazioni e le fa comunicare nell’ammirazione