La verità, oggi, è parola di cui si diffida (chi può affermare di possederla?) o di cui ci si arroga il possesso (per esempio, attraverso la censura). Nei ben noti eccessi relativistici si finisce perfino per liquidarla, come fosse un’illusione. Perciò, si rende necessario riprendere le fila di questo termine, cercando di restituirgli la sua pregnanza e il suo splendore, il suo antico significato, così come alle origini della filosofia è stato delineato e come la tradizione biblica l’ha originalmente ritrascritto e veicolato. All’incrocio del pensiero filosofico classico e dell’annuncio evangelico, la verità assume i contorni di una Persona e di un Volto preciso: Gesù Cristo, Parola eterna di Dio incarnata nella storia. Egli è la Verità, non solo da conoscere e pensare, ma anche da vivere e sperimentare.
Per una pastorale ancorata all’altare
20,00€Erede delle migliori intuizioni del Movimento Liturgico e interprete intelligente del Vaticano II, ha improntato la sua teologia, la sua spiritualità e la sua pastorale, intorno alla centralità della liturgia.
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