Fermentum: Un «nome che ricollega ad antiche usanze liturgiche». I «verbali», i resoconti delle lezioni e degli incontri con un sacerdote «a servizio del pensiero». Un «gruppo» di riflessione ed azione cristiana, per un’armata contro i nemici della verità, contro i nemici del probabilismo – per la cui ragionevolezza «bisogna scommettere» – contro i gretti d’animo. «Forse immodestamente»: Un breve excursus teologico e filosofico alla ricerca della verità, alla ricerca di noi stessi. Un breve «discorso “su” Dio», sul «problema di Dio». Un «processo a Dio», all’uomo, alla cultura moderna e al suo linguaggio, all’intelletto, alla decisione, alla fede. Delle brevi «rugose di pacata stanchezza» su tanti temi di attualità: da tangentopoli all’educazione sessuale nelle scuole, dalla fecondazione artificiale alla democrazia nella Chiesa.
Scuola di politica per giovani: A scuola di politica per «riscoprire» – in poche «schede informative o di approfondimento» e qualche «testo per la discussione» – «la connotazione religiosa della politica», ovvero, che «la politica è il proseguimento della preghiera con altri mezzi»: «la preghiera» – avverte Daniélou – «è un atto politico». Una scuola di filosofia politica che vuol incitare i giovani – ai quali «non s’addice di far da spettatori» – e i meno giovani, a «riscoprire una coscienza politica, per farsi carico della coesistenza attiva di tutti gli uomini.»
Prefazione di Mons. Giuseppe Laterza.
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