Gillo Dorfles

«La complessità non nuoce»: Gillo Dorfles sceglie queste parole per presentare la sua opera inedita per la copertina della «Lettura», Dorfles è una leggenda vivente. Grande eclettico del 900 (è nato a Trieste il 12 aprile 1910) da sempre accompagna il suo lavoro di critico, di storico dell'arte, di docente di estetica, di illuminante saggista (e di «inviato speciale» alla Biennale per Il «Corriere») a un'intensa attività artistica con dipinti astratti frutto di un racconto giocoso, spontaneo, favolistico, coloratissimo. Una pittura ininterrotta, con il pennello che crea una scrittura liquida, fluida e al tempo stesso compatta nei colori, nei segni precisi che si sovrappongono, fondendosi in una dimensione vibrante. Fondatore nel 1948 con Munari, Soldati e Monnet del Mac («Movimento arte concreta») Dorfles crea una pittura che è la potente dichiarazione del suo essere contro la figurazione ma soprattutto contro le mode e i conformismi. Quelli di ieri e quelli d'oggi. D'altronde, in un momento in cui tutto viene banalizzato nel nome di una presunta semplicità, davvero «la complessità non nuoce».

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