È attraverso il prisma della decostruzione e della ricostruzione che prende forma questo studio di tre romanzi di scrittori magrebini (Assia Djebar, Sabiha Khemir e Rachida Madani), tutte donne, tutte contemporanee, tutte sradicate, tutte culturalmente diverse in un modo o nell’altro, e tutte e tre in un trionfo (cultura! o testuale) che non può e non deve avvenire. In uno sforzo deliberato e necessario di forgiare un cammino alternativo, occorre risolutamente, se non con sottomissione, affrancarsi dai tropi di queste opere, in modo da situare ed esumare i focolari di disperazione e di perdita, di distanza e di intimità, del sé e dell’altro, di vittoria e tradimento. Attraverso questo processo narrativo, tutti gli strati della lotta discorsiva giungono a definire il tessuto stesso della frammentazione. Eccoci dunque agli incroci del labirinto.
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123 – Aux Carrefours du Labyrinthe
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"Ha diretto, curato e contribuito a diverse raccolte di saggi e pubblicato una vasta gamma di articoli accademici su riviste internazionali."
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